Le vacanze natalizie più atipiche degli ultimi anni hanno portato in discreta percentuale i dispositivi collegati ad Alexa nelle case degli italiani. L’utilizzo personale che ne viene fatto pare che sia limitato a qualche “skill” e qualche “routine”, ma la sensazione è che ancora non sia scoccata la scintilla.  Sarebbe interessante capire invece a che punto siamo per quanto riguarda Alexa for Hospitality. A qualcuno sta venendo il dubbio che per adesso sia stato un flop.

Ne avevamo già discusso più di due anni fa nel post Smart hotel e smart guest, ma pare che poco sia cambiato nonostante i passi da gigante che abbia fatto la tecnologia.

Ho trovato qualche studio interessante e qualche altro dato degno di nota, ma questo post si basa quasi esclusivamente su un giudizio personale da fruitore dei servizi Alexa e da albergatore.

Accantoniamo per un attimo tutte le soluzioni secondarie e concentriamoci su quelli veramente ambiziosi: Alexa for hospitality.

Alexa for Hospitality

Alexa for Hospitality fornisce la gestione dei vari dispositivi allo scopo di semplificare le attività per gli ospiti delle strutture ricettive come riprodurre musica, controllare e modificare la temperatura o l’illuminazione della camera, chiamare la reception, ordinare il servizio in camera, gestire il check-out ecc. ecc.

Facciamocela subito la domanda:

E’ veramente utile usare Alexa in un hotel?

La casistica sul sito di Alexa riguarda ancora il Wynn di Las Vegas, che aveva evidenziato come ai clienti piacesse interagire con Alexa perchè intuitiva ed intelligente.
L’ 85,6% degli ospiti Wynn hanno trovato il sistema facile o molto facile da usare, mentre l’ 83,7% di loro erano soddisfatti o molto soddisfatti del servizio.

E dopo questo test? Siamo andati a leggere le recensioni ma non risultano particolari menzioni per il servizio.

Come funziona

Alexa for Hospitality  consente alla struttura ricettiva di distribuire e gestire i dispositivi abilitati per Alexa e di configurare le API. Tramite quest’ultime è possibile: 

    • assegnare dispositivi alle proprietà
    • abilitare le competenze di Alexa
    • creare un’esperienza personalizzata per gli ospiti e tante altre cose…

Alexa for Hospitality ti offre la possibilità di gestire i dispositivi tramite una console centralizzata.

La struttura ricettiva può facilmente eseguire il “provisioning” di migliaia di dispositivi Echo rapidamente e collegarli al proprio account utilizzando le API o la console Alexa for Hospitality. È possibile specificare le impostazioni del singolo dispositivo come la lingua, controllare se il dispositivo è online e reimpostare i dispositivi da remoto per prepararsi all’ospite successivo.

Alexa for Hospitality funziona con Amazon Echo, Echo Plus, Echo Dot. Adesso dovrebbero farsi largo prepotentemente i vari  Echo Show 5, Echo Show 8 e Echo Show 10.

Utilizzo informativo ( lato utente )

Puoi abilitare Alexa come hub della stanza, creando un’esperienza incentrata sull’ospite attraverso il potere della voce.
Dobbiamo pensare ai desk “stressati”di hotel come il Wynn di Las Vegas e all’opportunità di direzionare tante domande standard ad un sistema intelligente come Alexa:

  • “Quando è l’happy hour”
  • “Qual è lo speciale del servizio in camera di oggi”
  • “Quali ristoranti ci sono in questa struttura”
  • “Qual’è il menù di stasera?”
  • “Dove trovo il campo da tennis più vicino?”
  • “Quali sono gli orari della piscina”

Utilizzo operativo ( lato utente )

Alexa offre un’esperienza sulla fruizione dei servizi della camera oppure per altre azioni riguardanti la struttura ricettiva:

Gli ospiti possono dire per esempio: “Alexa…:”

  • “riproduci musica”
  • “alza la temperatura”
  • “prenota un tavolo”

Il cambio dinamico della lingua consente agli ospiti e al personale di conversare con Alexa in più lingue. Ovviamente la risposta avviene nella lingua ascoltata da Alexa. Gli utenti possono parlare con Alexa in più lingue senza dover modificare le impostazioni.

Il problema della privacy

Alexa for Hospitality è stato creato pensando alla privacy degli ospiti. Le proprietà non possono accedere alle registrazioni vocali di ciò che dice un ospite. Nessuna informazione personale deve essere condivisa con Alexa per utilizzare il dispositivo.

Integrazioni

Alexa Skills Kit fornisce strumenti, documentazione ed esempi di codice per aiutarti a iniziare. C’è una quantità smisurata di skills, ma quanti ne stai usando tu? Quali ritieni che realmente siano utili? 

Esempi virtuosi

Ho cercato un pò sul web e senza andare troppo lontano, ho identificato come esempio l’Up Hotel di Rimini che è sempre una decina di passi avanti rispetto alla concorrenza.

Non ho intervistato direttamente, ma ho cercato di capire la percezione da parte del cliente.

Ecco come si presenta l’Up Hotel:


Sono andato allora a pescare

L’introduzione è stata fatta nel 2018 e allora ho scavato nelle 610 recensioni su Booking.com per tracciare un’indice di soddisfazione da parte dell’ospite. Ho quindi filtrato le recensioni per “Alexa” ottenendo questi risultati:

Probabilmente gli altri servizi dell’hotel sono stati molto più degni di nota, ma il risultato ottenuto dalle menzioni è veramente basso.

Vorrei adesso provare a trarre delle conclusioni personali. Tra i vari spunti in rete ho trovato (tardi) un ottimo post di Giulia Eremita per Officina Turistica, nel quale dopo aver analizzato varie fonti ed aver raccolto un’interessante intervista, ha evidenziato alcuni dubbi, molto simili ai miei:

1) L’utilità da parte del cliente.

Le skills possono essere simpatiche e divertenti ma dove sta la reale utilità di “assistenza” e di “concierging”?

2) Il WiFi

Il Wi-Fi della struttura è così affidabile da reggere tutti i dispositivi? Se è vero che il tentativo è di non “stressare” il settore reception è anche vero che il WiFi strutturale comincerà ad essere messo a dura prova

3) La riservatezza

Ci stiamo risvegliando in mondo denso di complottisti. Siamo sicuri che non trovino la presenza di Alexa come una minaccia o un servizio di cattivo gusto?

L’utilità da parte della struttura ricettiva

Evitando i soliti discorsi sul calore umano e via dicendo, trovo solo vantaggi:

  1. Utilizzo di sistemi integrati di domotica per un’ottimizzazione di gestione a costi contenuti.
  2. Assistenza al cliente con ottimizzazione del lavoro al desk.
  3. Simpatica “gamification” personalizzabile per fare compagnia agli ospiti.
  4. Se non ci fossero ovvie limitazioni dettate dalla privacy, ci sarebbe una grande opportunità di lavorare sulle preferenze degli ospiti sfruttando l’esperienza dell’assistente vocale.

Alexa for hospitality è un flop?

 

 

 

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