Il governo italiano ha recentemente trattato il tema delle false recensioni e identificazione obbligatoria. Ha proposto un disegno di legge per aggiornare (“contrastare” è un termine sbagliato perchè sono sempre state contrastate) il fenomeno delle recensioni false nel settore della ristorazione e dell’ospitalità. Anche utilizzare il termine “fenomeno” non è proprio corretto dato che se ne parla da più di venti anni.
Questo disegno di legge che ruota attorno alle false recensioni, mirerebbe a garantire maggiore trasparenza e correttezza nelle valutazioni online di ristoranti e hotel.
Perchè allora non è mai stato fatto niente? Quali sono i grandi scogli?
Proviamo a capire per step riassumendo i presunti cambiamenti con riferimenti alle fonti.
Punti principali del disegno di legge:
- Identificazione obbligatoria: Gli utenti che desiderano lasciare una recensione dovranno fornire la propria identità e dimostrare di aver effettivamente usufruito del servizio o prodotto recensito.
La Repubblica - Tempistica delle recensioni: Le recensioni dovranno essere pubblicate entro 15 giorni dall’esperienza, garantendo così la freschezza e la rilevanza dei commenti.
La Repubblica - Divieto di compravendita di recensioni: Sarà vietato acquistare o vendere recensioni online, nonché incentivare commenti attraverso omaggi o sconti, per assicurare l’autenticità delle opinioni espresse.
La Repubblica - Diritto di replica e rimozione: Le strutture recensite avranno il diritto di replicare alle recensioni e potranno richiedere la rimozione di commenti falsi, ingannevoli o non veritieri.
Libero Reporter
Autorità responsabile delle sanzioni:
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) sarà incaricata di vigilare sull’applicazione delle nuove norme e di comminare le sanzioni previste in caso di violazioni.
Ammontare delle sanzioni:
Le sanzioni per la violazione delle disposizioni potranno variare da un minimo di 5.000 euro a un massimo di 10 milioni di euro, a seconda della gravità dell’infrazione.
Sanzioni precedenti:
Fino ad oggi, non risultano sanzioni specifiche comminate in base a questa proposta di legge, poiché è ancora in fase di approvazione. Tuttavia, in passato, l’AGCM ha già sanzionato pratiche commerciali scorrette legate a recensioni false, applicando le normative vigenti in materia di concorrenza sleale.
L’idenitificazione obbligatoria è vecchio pallino delle associazioni di categoria di esercenti. Per esempio io ho soggiornato 10 giorni fa in una capitale europea e ho dato un’ottima valutazione ad un hotel ma non inserendo il riferimento al mio nome. C’era un passaggio su Booking.com che mi permetteva di farlo e io l’ho fatto. Quindi la mia recensione positiva sarebbe fuori legge.
Aspetti positivi dell’identificazione obbligatoria
✅ Maggiore trasparenza e affidabilità → L’obbligo di identificarsi potrebbe ridurre il numero di recensioni false, scoraggiando pratiche scorrette come la compravendita di recensioni o la diffamazione anonima.
✅ Tutela per le imprese “oneste” → Attività commerciali come ristoranti e hotel potrebbero finalmente difendersi da recensioni negative fraudolente lasciate da concorrenti sleali o utenti mai realmente stati sul posto.
✅ Meno troll e diffamazioni → La consapevolezza che il recensore sia identificabile potrebbe ridurre commenti estremi, offensivi o non basati su esperienze reali.
Le Perplessità e i Rischi
⚠ Diritto alla privacy → L’obbligo di identificarsi potrebbe scoraggiare molte persone dal lasciare recensioni oneste, per paura di essere esposte o perseguitate da esercenti che non accettano critiche.
⚠ Rischio di intimidazioni e ritorsioni → In alcuni casi, clienti insoddisfatti potrebbero evitare di scrivere recensioni negative per il timore di ripercussioni da parte dei gestori, soprattutto in contesti dove la reputazione è fondamentale.
⚠ Possibile calo delle recensioni spontanee → Molti utenti scrivono recensioni in forma anonima per condividere esperienze personali senza il rischio di essere identificati o contattati. L’obbligo di identificazione potrebbe ridurre drasticamente il numero di recensioni, penalizzando l’intero sistema di feedback.
⚠ Complicazioni burocratiche → Le piattaforme dovranno gestire l’autenticazione degli utenti, aumentando costi e complessità, con possibili ripercussioni sulle aziende che utilizzano questi strumenti per promuovere i propri servizi.
Conclusione: È una buona soluzione?
L’identificazione del recensore può migliorare la qualità delle recensioni online, ma rischia anche di limitare la libertà di espressione e scoraggiare la partecipazione degli utenti. Un’alternativa potrebbe essere un sistema di verifica meno invasivo, come la richiesta di prova d’acquisto o di un’esperienza certificata (ad esempio, un pagamento o una prenotazione effettiva), senza la necessità di esporre pubblicamente l’identità dell’utente.
Il successo della normativa dipenderà dalla sua capacità di trovare un equilibrio tra trasparenza, tutela dei consumatori e diritto alla privacy. Sarà fondamentale anche monitorare eventuali effetti negativi e garantire che la misura non diventi un ostacolo alla libertà di esprimere opinioni sincere e costruttive.