E’ incredibile come Booking.com sforni quasi giornalmente novità, testandone la reale efficacia in termini di servizio ai propri utenti. Oggi analizziamo brevemente il “confronto” tra hotel.
Immaginiamo che il riferimento di Booking.com rimanga come preferenziale e ipotizziamo il percorso dell’utente dalla ricerca dell’hotel alla prenotazione in 3 step:
- Confronto tra OTA
- Confronto tra hotel all’interno della OTA (Booking.com)
- Confronto tra OTA e sito web della struttura identificata come idonea
Quello che interessa a noi è il secondo passaggio, in cui l’utente identifica un competitive set di strutture e deve valutare quale tra queste è la più adatta alle proprie esigenze.
Cercando per filtro un hotel a Firenze ci appaiono alcune soluzioni in prima pagina.
Ciò che appare di nuovo è la funzione “confronta”sotto la foto rappresentativa dell’hotel.
Proviamo a spuntarla creandoci un competitive set di 3 hotel presenti nella prima pagina filtrata di Booking.com.
Ecco casa appare:
Abbiamo quindi una prima parte di fattori discriminanti: posizione, punteggio e pasti
Questo è un aspetto importante perché in comparazione spesso non è così intuitivo il fatto che il prezzo di un hotel non includa la colazione. Adesso le informazioni a confronto mettono in luce anche questo elemento.
Per quanto riguarda il punteggio reputiamo molto persuasivo il confronto sulla stessa riga nonostante si continui a sostenere che la reputazione non sia importante.
Ricordiamo come sia prioritario questo aspetto in fase decisionale:
Tornando al nostro competitive set, ecco quali sono gli altro fattori messi in comparazione:
A nostro parere va evidenziata l’importanza che hanno il Wi-Fi e il parcheggio nella seconda gamma di servizi a disposizione del cliente.
Sicuramente questo ennesimo servizio per l’utente è una trovata azzeccata di Booking.com, ma non sottovaluterei un utilizzo interessante del servizio da parte dell’albergatore.
Voi cosa ne pensate?