Un gruppo diversificato di giovani professionisti in un ambiente di lavoro moderno. Un gruppo diversificato di giovani professionisti in un ambiente di lavoro moderno.

La gestione dei collaboratori durante l’emergenza

Ci risiamo! E adesso che si fa? Non arrivano prenotazioni. Siamo aperti ma è come se fossimo chiusi…  E i collaboratori? Che ne sarà di loro?

Quest’anno funesto ha portato a galla una serie di criticità a livello aziendale.
Da un lato c’è l’imprenditore che per mantenere l’azienda in buone condizioni sia economiche che strutturali sta facendo i salti mortali, dall’altro lato ci sono i collaboratori che a loro volta hanno poche o quasi zero certezze.

In mezzo ci siamo noi direttori.

Il nostro compito è sempre stato quello di mediare tra la proprietà e collaboratori, tenendo sempre in costante monitoraggio la reputazione della struttura e la gestione degli ospiti.

Ho sempre pensato di avere 3 datori di lavoro:

  1. il capo
  2. il collega
  3. l’ospite

L’emergenza ha aumentato lo stress e a ha reso i rapporti interpersonali più tesi che nelle normali situazioni di gestione.

Basta andare sui vari gruppi di facebook popolati da collaboratori, colleghi e titolari di strutture ricettive per capire quanto sia delicato questo momento da gestire:

Post di un dipendente su Facebook che esprime delusione riguardo alle dichiarazioni del datore di lavoro.
Discussione su Facebook tra dipendenti riguardo ai commenti del datore di lavoro sulla loro condizione lavorativa.
Commenti su Facebook dei dipendenti che esprimono preoccupazioni sul loro futuro lavorativo.

Per prevenire situazioni di sconforto di questo genere credo che sia necessario partire dalle due T e quindi essere:

  1. Tempestivi
  2. Trasparenti

Nella prima fase non ho atteso un attimo per parlare a tutti quanti rivelando gli scenari futuri che si sarebbero potuti verificare. Questo ha generato, tra lo sconforto, un sentimento di fiducia nei miei confronti. Non c’è qualcuno che vince e qualcun altro che perde. Si sale insieme e si scende insieme.

Non perdere questa opportunità di crescere professionalmente e fare rete con esperti del tuo campo!

Dover parlare di garanzie future è la parte più spinosa dei nostri briefing, ma assolutamente obbligatoria.

Le energie profuse per questi incontri non sono paragonabili ad un’intera giornata lavorativa. Vi dovete spogliare e rivestire degli abiti di ognuno dei vostri collaboratori e poi infine vestire gli abiti del titolare dell’azienda. Dovete capire qual è la migliore soluzione per gli altri e per l’uno.

Nella mia esperienza personale, ho avuto la fortuna di un team affiatato che ha ben interpretato le parole e le difficoltà che si celano dietro quelle parole. Si sono messi a disposizione dell’azienda con le stesse energie di sempre.

Se prima avevo una reperibilità oraria per i miei collaboratori, adesso ce l’ho incondizionata per 24h e 7 giorni su 7.

Da febbraio molte cose son successe e molte altre ne accadranno. Se un direttore o un gestore ha gestito male il rapporto con i suoi collaboratori la ripartenza o meglio le ripartenze saranno molto dure.

Dobbiamo preservare il sorriso dei nostri collaboratori. 

5+1 consigli che mi sento di dare per gestire al meglio il rapporto con il team di lavoro:

1 – Sii trasparente
2 – Non promettere quello che non puoi mantenere
3 – Dai il buon esempio. Se non puoi fare tu non pretendere che lo facciano loro
4 – Mantieni su il morale e i rapporti del tuo team di lavoro in gruppo e nel one to one.
5 – Continua a fare formazione

5+1 – Dedicatevi alle strategie per cui non riuscite mai ad avere tempo durante la stagione. Verificate insieme tutta la parte digital e i contenuti che la compongono tra testi e foto. Tenetevi pronti!!!

Questo post può risultare un pò fuori luogo in questa settimana cupa. Vorrei invece che venga interpretato come uno sprono a non buttarsi giù…

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