Due addette alle pulizie in un corridoio di un hotel, una passa l'aspirapolvere mentre l'altra sorride vicino al carrello delle pulizie. Due addette alle pulizie in un corridoio di un hotel, una passa l'aspirapolvere mentre l'altra sorride vicino al carrello delle pulizie.

Linee guida per la pulizia degli alloggi e camere d’hotel

Mentre Booking.com, Expedia e gli altri concentrati sui rimborsi, Airbnb continua ad essere il portale più virtuoso in termini di comunicazione a host e ospiti. E mentre ci si interroga su quando si riprenderà a fare ufficialmente tutti quanti ospitalità, ecco che Airbnb fornisce le prime linee guida per quanto riguarda pulizia e sanificazione degli alloggi e delle camere d’hotel.

Ciò che abbiamo capito dalle varie informative e sopratutto dai Centri di controllo per le prevenzioni e le malattie  è che toccando una superficie contaminata, come il pomello di una porta o un interruttore della luce, e il virus può sopravvivere su alcune superfici per diverse ore o addirittura giorni. Diventa quindi fondamentale pulire e disinfettare spesso le superfici toccate di frequente, soprattutto tra una prenotazione e un’altra.

Pensate che in base alle raccomandazioni dei Centri di controllo per le prevenzioni e le malattie, bisognerebbe aspettare 24 ore dopo un soggiorno per iniziare a pulire. A titolo puramente precauzionale, gli host che collaborano in un’iniziativa per Open Homes sono tenuti ad attendere 72 ore tra una prenotazione e l’altra, dato l’elevato rischio di esposizione. Sono 4 giorni tra l’ultimo check out e il check in. E’ sostenibile?

La differenza tra disinfezione e pulizia

Quando si tratta di prevenire la diffusione di germi, risulta utile capire la differenza tra pulizia e disinfezione. La pulizia consiste nel rimuovere germi, sporco e impurità (come quando si utilizza una spugna insaponata per pulire un bancone o un piano cottura visibilmente sporco). La disinfezione avviene quando si utilizzano sostanze chimiche per uccidere i germi (come ad esempio spruzzando una soluzione di candeggina). Effettuando prima la pulizia e poi la disinfezione, è possibile ridurre il rischio di infezione.

Check list per il personale delle pulizie

  • Fai ventilare le stanze prima di pulire. Lascia circolare l’aria fresca per almeno 20 minuti. Se possibile, lascia tutte le finestre aperte durante l’intera procedura di pulizia.
  • Lavati accuratamente le mani prima e dopo ogni pulizia. Usa sapone e acqua e procedi con il lavaggio per almeno 20 secondi. Se non ti è possibile, utilizza un disinfettante per le mani composto per almeno il 60% da alcol. Ottieni maggiori informazioni su come lavare correttamente le mani
  • Pulisci e poi disinfetta. Utilizza detersivo o sapone e acqua per rimuovere sporco, grasso, polvere e germi. Dopo aver pulito una superficie, spruzza sulla stessa un disinfettante. Lascialo agire per qualche minuto, quindi rimuovilo: se non utilizzi carta assorbente o salviette monouso, è preferibile utilizzare una nuova salvietta per ciascun ospite.
  • Usa il disinfettante giusto.Non ti occorre trovare prodotti per la pulizia difficili da reperire: i disinfettanti più comuni per la casa registrati dall’Environmental Protection Agency, nonché le soluzioni di pulizia con candeggina diluita per uso domestico o con almeno il 70% di alcol, vengono ritenuti efficaci contro il corona-virus. Presta particolare attenzione alle superfici toccate più di frequente, come interruttori della luce, pomelli delle porte, telecomandi e miscelatori dei rubinetti (consulta il nostro elenco completo di superfici da disinfettare in fondo alla pagina).
  • Non tralasciare divani, tappeti, tende e altre superfici morbide e porose. Rimuovi accuratamente tutto lo sporco visibile, quindi pulisci con gli appositi detergenti indicati per le superfici interessate. Se possibile, lava gli articoli in lavatrice secondo le istruzioni del produttore.
  • Indossa guanti monouso durante la pulizia. I guanti devono essere gettati dopo ogni pulizia. E non dimenticare di lavarti le mani subito dopo aver tolto i guanti.
  • Non riutilizzare panni, stracci e spugne in microfibra quando pulisci il tuo alloggio per un nuovo ospite. Prendi in considerazione la possibilità di rifornirti di materiali che puoi buttare via dopo ogni pulizia. Se preferisci pulire con prodotti riutilizzabili, assicurati di lavarli in lavatrice alla temperatura più alta appropriata per il materiale.
  • Lava tutta la biancheria alla temperatura massima consigliata dal produttore. Sono inclusi lenzuola, coprimaterassi, asciugamani, salviette, canovacci e coperte. Ricordati di indossare dei guanti quando maneggi biancheria sporca.
  • Pulisci e disinfetta i cesti della biancheria. Se possibile, valuta la possibilità di utilizzare un rivestimento che sia monouso o lavabile in lavatrice.
  • Svuota l’aspirapolvere dopo ogni pulizia. Occorre ripulire l’aspirapolvere con un disinfettante, così come gli elettrodomestici quali la lavastoviglie e la lavatrice.
  • Verificare le date di scadenza. Ricorda inoltre di non mischiare mai candeggina per uso domestico con ammoniaca o qualsiasi altra soluzione per le pulizie che possa rilasciare gas tossici, pericolosi se inalati.

Cosa è necessario pulire e disinfettare negli appartamenti:

Generale:

  • pomelli delle porte
  • interruttori della luce
  • telecomandi
  • tavoli
  • ventilatori e lampade con interruttori a catenella
  • davanzali e maniglie delle finestre
  • termostati
  • chiavi
  • asciugacapelli
  • ringhiera
  • assi e ferri da stiro
  • contenitori per i rifiuti e la raccolta differenziata

Cucina:

  • lavelli
  • maniglie e pomelli degli armadietti
  • elettrodomestici: forno, tostapane, pentola a pressione, macchina per il caffè e così via
  • condimenti: oliere, pepiere, saliere, contenitori e confezioni di spezie di uso frequente e così via
  • posateria che non si può pulire nella lavastoviglie: insalatiere di ceramica, stoviglie di plastica per i bambini e così via
  • sedie con lo schienale rigido

Bagno:

  • lavabi
  • servizi igienici
  • miscelatori dei rubinetti
  • docce e vasche
  • tende e pannelli delle docce
  • dispenser di shampoo, balsamo, bagnoschiuma e sapone

Camera da letto:

  • appendiabiti e ripiani portabagagli
  • comodini
  • lavandini
  • rubinetti

Elettrodomestici per la pulizia:

  • lavastoviglie
  • aspirapolvere
  • lavatrici/asciugatrici

Articoli per bambini:

  • giocattoli
  • lettini e box portatili
  • seggioloni

Altri servizi:

  • biciclette
  • tavole da surf
  • giochi
  • libri

Consiglierei inoltre di utilizzare una macchina per la sanificazione dell’ozono. Potrebbe risultare un investimento dispendioso ma è sicuramente molto efficace.

Il sistema di sanificazione all’ozono è un metodo di pulizia completamente ecologico, non lasciando dietro di sé alcun tipo di residuo chimico ed è stato riconosciuto dal Ministero della Sanità, con il protocollo n° 24482 del 31/07/1996, presidio naturale per la sterilizzazione di ambienti contaminati da batteri, virus, spore, acari e insetti.

Insomma bisognerà investire bene e comunicare lo stato di sanificazione e igiene della struttura ricettiva perché inizialmente sarà un fattore discriminante di scelta.

4 comments
  1. Ieri ho sentito il parere del ufficio di prevenzione di Udine, al momento non ci sono evidenze scientifiche sull’uso dell’ozono per combattere il Covid. Il protocollo n° 24482 del 31/07/1996 è relativo agli ambienti di stagionatura dei formaggi, nella tabella 2 purtroppo non è evidenziato il virus in oggetto. Sto cercando di raccogliere ancora informazioni, mi piacerebbe tanto usarlo e volevo comperare 5 macchine..

    1. Anch’io speravo tanto poter utilizzare le macchine generatrici di ozono, ma se non sono riconosciute dalle linee guida, sono investimenti che, presupponendo fossero veramente efficaci, non ci tutelano.
      Le ditte produttrici, se sono serie, dovrebbero pretendere una certificazione dal ministero della sanità

  2. Interessante ma, ho due perplessità:
    I panni asciutti posso capire ma, per quale motivo gettare agli sporchi spugne e stracci dopo ogni pulizia. Vengono usati immersi in soluzioni detergenti clorate, quindi sterilizzanti.
    L’ozono è certificato (anche se non ancora ufficialme per il covid) ma, l’ambiente dove viene utilizzato non può essere riutilizzato subito, perché bisogna attendere che la concentrazione di ozono scenda al di sotto di un certo livello.

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