Non credo sia una strategia. Probabilmente una concomitanza di casualità. Ad ogni modo le cancellazioni di Booking.com sono state strategicamente un’ottima soluzione per la gestione del revenue pasquale.
Ho un po’ una fissazione per le cancellazioni da Booking.com ritenendo che queste siano un costo quantificabile per l’hotel e che quindi dovrebbero essere prezzate con una cifra simbolica di 1 euro.
Ma mettiamo da parte le fissazioni e analizziamo un caso interessante accaduto in questi giorni.
In esame un piccolo hotel sulla costa toscana di sole 25 camere.
La booking window a 9 giorni dal 25 di Marzo si presentava così:
14 camere prenotate di cui 9 dal 26 al 28 di Marzo. Undici di queste provenivano da Booking.com. Possibilità di cancellare fino a 7 giorni prima dell’eventuale arrivo.
Fondamentalmente le negatività sono due:
- La permanenza delle sole due notti su una evento che tendenzialmente è redditizio se portato a 3 notti.
- Le troppe prenotazioni arrivate da OTAs ed in particolare da Booking.com
Potremmo parlare a lungo della meteopatia degli italiani soprattutto nel periodo pasquale. Consideriamo poi le tendenze di prenotazione multipla con scelta finale.
Che attendibilità dareste a quelle prenotazioni?
Io avevo ipotizzato un buon 50%. Invece sono stato smentito:
Il giorno 18 di Marzo ( 7 giorni all’arrivo ) ci sono state ben 7 cancellazioni ( 78%).
Il criticone direbbe: probabilmente l’hotel aveva abbassato i prezzi per i giorni pasquali in questione.
No l’hotel aveva dei prezzi superiori di un buon 20-30% rispetto alle prenotazioni iniziali.
La situazione era questa 8 prenotazioni ( intanto ne era entrata qualcun altra ) tariffa di vendita molto più alta della BAR da cui avevano comprato i primi clienti strateghi di Booking.com e minimi stay che sale da 2 notti a 3 notti.
Dal 18 di Marzo al 22 di Marzo entrano prenotazioni telefoniche e via Booking Engine di permanenza media 3,3 giorni a prezzi maggiorati.
Nel frattempo Booking.com manda una mail simpatica:
Un pick up di sei giorni con condizioni meteo rassicuranti permette di tenere la tariffa e aumentare le restrizioni.
L’ attuale occupazione è del 92% con 3 giorni buoni da poter gestire serenamente. Le camere prenotate da Booking.com sono solo 2.
Le cancellazioni a cui facciamo riferimento non sono plausibilmente riguardanti il terrorismo e forse neppure il meteo.
L’ esempio riportato è di un solo albergo e neppure troppo grande. Forse non c’è nessuna strategia dietro e sono solo delle casualità, ma ho il sospetto ( quasi la convinzione ) che se Booking.com continua a gestire in questo modo le cancellazioni, potrebbe diventare una strategia autolesionista.