La tariffa di rientro

La “tariffa di rientro”, così come viene utilizzata nel settore della telefonia, della fornitura di energia elettrica o del gas, può essere interpretata come uno strumento di fidelizzazione e recupero clienti. Può avere impiego e utilità nel contesto del turismo e del settore ricettivo? Potrebbe essere adattata in modo efficace per incentivare i clienti che hanno soggiornato in passato, ma che hanno optato per altre strutture o piattaforme, a tornare?

Come funziona la “tariffa di rientro” nella fornitura di energia elettrica, gas oppure tra i gestori di telefonia?

  • Quando un cliente abbandona un fornitore per passare a un concorrente, il fornitore originario offre una tariffa vantaggiosa per riportarlo indietro.
  • Si tratta di una proposta mirata, basata sulla percezione che il cliente possa essere recuperabile con un’offerta personalizzata.

Applicazione nel settore turistico-ricettivo

Sappiamo che il settore ricettivo a differenza delle forniture sopra menzionate è condizionato da alcuni aspetti che lo differenziano:

  • Capacità
  • Deperibilità
  • Costi variabili bassi
  • Stagionalità
  • Anticipo della prenotabilità

Ognuno di questi aspetti è pressochè assente nei settori che abbiamo menzionato prima negli esempi e fa titubare sulla reale utilità a creare una tariffa personalizzata di rientro. Molto banalmente nel turismo e soprattutto nel settore del ricettiva con buona capienza, la tariffa di rientro potrebbe essere implementata come uno strumento per:

  1. Recuperare vecchi clienti: Offrire una tariffa speciale agli ospiti che non hanno più prenotato presso una struttura per un certo periodo.
  2. Incentivare la fedeltà: Far sentire i clienti “speciali” con offerte esclusive pensate per loro.
  3. Competere con le OTA (Online Travel Agencies): Recuperare clienti che prenotano attraverso piattaforme esterne, proponendo vantaggi esclusivi per prenotazioni dirette.

Esempi:

1. Offerta personalizzata sul valore del cliente

  • Un cliente che aveva gettoni di presenza in periodi di scarsa occupazione o che aveva alta spendibilità in cross selling.
  • Il valore è evidenziato dal rating del CRM.
  • Se è un cliente che aveva diversi gettoni nell’arco di un anno è anche facile percepire quando si verifica un abbandono.
  • La “tariffa di rientro” sarà un prezzo bloccato per i periodi che storicamente occupava l’ex cliente.

2. Programmi di recupero generico automatizzato

  • Un cliente che ha fatto almeno due gettoni consecutivi nelle stagioni passate. Questo ci permette di inserirlo in una lista di “non itineranti”.
  • Dal database viene evidenziata la mancata presenza in due periodi: Il periodo di prenotazione e il periodo di soggiorno ( andrebbero differenziati ).
  • La “tariffa di rientro” sarà probabilmente data da uno sconto in percentuale ( valido per ex clienti ) sulla tariffa diretta:

3. Tariffe flat bloccate o riviste per il cliente business

  • Forse l’applicazione più semplice e sensata. Il cliente business che aveva gettoni di presenza rilevanti.
  • Verrà presa la convenzione aziendale e rivalutata per creare una “tariffa di rientro” convincente, sempre che il problema dell’abbandono sia stato solo di carattere tariffario.

Vantaggi per il settore ricettivo

  1. Riduzione dei costi di acquisizione: È meno costoso recuperare un vecchio cliente rispetto a conquistarne uno nuovo.
  2. Incremento della fedeltà: Una tariffa di rientro ben strutturata aumenta il legame emotivo e la probabilità che i clienti tornino in futuro.
  3. Miglioramento del passaparola: I clienti recuperati tendono a parlare positivamente del trattamento ricevuto, migliorando la reputazione della struttura.

Potenziali criticità

  • Percezione di trattamento diseguale: Alcuni clienti abituali potrebbero percepire come ingiusto che gli ex-clienti ricevano sconti migliori.
  • Sostenibilità economica: Offerte eccessivamente vantaggiose potrebbero ridurre i margini, specialmente in periodi di alta domanda.

Conclusione

La tariffa di rientro va ragionata e valutata. Può essere una strategia efficace nel settore turistico-ricettivo, purché venga utilizzata con intelligenza e mirata a segmenti specifici di clientela. Sicuramente il dato dell’abbandono è un dato che un PMS moderno dovrebbe essere in grado di segnalare con qualche aiutino dell’ AI.

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