Due mani con pollici verso il basso su sfondo bianco. Due mani con pollici verso il basso su sfondo bianco.

C’era una volta il “rifiuto per tariffa”

Il mondo delle prenotazioni alberghiere continua ad evolversi e cambiare in modo molto repentino. E’ ormai assodato che chi non riesce ad adattarsi alle nuove dinamiche, rischia di perdere contatto col mercato turistico di riferimento.

Si è parlato di turismo “a carte scoperte” perchè l’utente intento a prenotare una strattura ricettiva ha la possibilità di trovare on line sia le informazioni di genere qualitativo ( recensioni ) che quelle di genere quantitativo ( comparazione prezzi ).

Fino a poco tempo fa non eravamo mai così convinti che le foto del catalogo fossero così veritiere. Dubitavamo anche che le distanze dal mare o dal centro non fossero così ridotte.

Adesso non ci sono dubbi. Basta avere un pò di pazienza per leggere qualche paginata di recensioni e si ha modo di togliersi tutti i dubbi.

Fino a poco tempo fa eravamo dubbiosi sul prezzo visto su un catalogo oppure sul sito oppure su un altro portale statico ( magari non aggiornato da più di un anno ). Pensavamo sempre che da qualche parte poteva esserci un prezzo migliore e forse chiedendo al telefono si poteva trattare una tariffa vantaggiosa.

Adesso non ci sono dubbi. Basta andare su un qualsiasi comparatore prezzi per rendersi conto che vige sostanzialmente una parity rate. In caso contrario è molto facile identificare la migliore tariffa.

Nessun segreto quindi.

E’ la nuova figura del “cliente cosciente ed informato”

Succede quindi che chi telefona con l’intento di prenotare, conosce già il prezzo. La telefonata generalmente ha lo scopo di verificare alcuni servizi o di aggirare la polizza di cancellazione on line.

Non perdere questa opportunità di crescere professionalmente e fare rete con esperti del tuo campo!

Succede pure che il cliente walk-in prima di entrare in albergo consulti il proprio smartphone. Difficilmente chiederà il prezzo ma bensì di visionare ed eventualmente scegliere la camera tra più soluzioni.

Appurato tutto questo, mi domando perchè alcuni guru del revenue management si ostinino a parlare di “rifiuto per tariffa” ?

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