A seguito della pubblicazione sulle pagine di repubblica.it della nostra ricerca sull’usabilità dei siti alberghieri vorrei approfondire gli scopi della ricerca.
Da sempre mi occupo di web analytics,
giudicando i siti web alberghieri non dal loro aspetto esteriore ma dai dati di google analytics o altri sistemi di misurazione, individuando gli aspetti del sito che influiscono sull’usabilità dei siti web per hotel.
Usabilità per me significa facilità di prenotazione, per i miei clienti usabilità significa aumento del fatturato diretto, mentre per la proprietà significa meno commissioni e creazione di nuovi budget , o semplicemente guadagno.
Recentemente abbiamo avuto la fortuna di confrontarci con il responsabile dell’usabilità di una famosissima OTA che diceva :
” Il mio lavoro è tra i più semplici, osservo i comportamenti degli utenti sul portale e modifico le pagine di conseguenza, misurando tramite degli a/b test se la mia intuizione ha portato più o meno fatturato”.
Gli strumenti di web analytics possono dare ottime indicazioni, gli a/b test li usiamo da diversi anni registrando fantastici risultati tuttavia volevamo di più : sviluppare il primo studio italiano completo sull’usabilità dei siti alberghieri.
Ci siamo dotati di due fantastici strumenti di misurazione estremamente sofisticati:
- l’eye track
- un elettroencefalogramma Bluetooth
Abbiamo poi coinvolto il team del Master in Economia del Turismo di Venezia, entusiasti di poter inserire l’uso di queste tecnologie di Neuro Marketing nel programma del Master.
Come l’eye tracker sfrutta la conformità dell’occhio umano per individuare con precisione dove l’utente sta guardando, anche l’elettroencefalogramma che utilizziamo sfrutta l’anatomia del cervello umano, dove ogni area è preposta ad un particolare funzione/emozione.
Quanto è emozionale il nostro sito ed il nostro booking engine ?
Le prime domande sulle quale ci siamo focalizzati ci sono state poste dall’ADA di Veneto e Friuli durante un nostro intervento.
Erano legate alla posizione dei vari elementi del sito, come il booking engine, le foto, i testi, etc.
Mentre il nostro team di sviluppo ci ha domandato l’importanza del footer, dei social, come strutturare un calendario per la selezione delle date e altri quesiti che non possono trovar risposta nei sistemi di web analytics.
I risultati definitivi saranno pronti tra qualche settimana ed applicati nelle prossime versioni dei nostri siti web e sistemi di prenotazione .
Alcuni risultati saranno presentati in anteprima all’ADA di Veneto e Friuli a Venezia in ottobre.
Di seguito alcuni botta e risposta in anteprima:
Dove posizionare l’accesso al booking form ?
In fase di “bozza grafica” è fondamentale privilegiare la visibilità del booking form (l’accesso al booking engine), che per esser visibile all’occhio dell’utente deve necessariamente essere posizionato in un box laterale sinistro oppure in una barra verticale sotto il menù di navigazione. Posizionarlo “appoggiato” al bordo inferiore del browser o in altre posizioni non è corretto.
L’utente non lo vede e non lo usa.
Per l’utente prenotare dal tuo sito non è importante, la prenotazione on line la può fare da una OTA.
I banner posso catturare l’attenzione dell’utente ?
Spesso per dare visibilità ad un’offerta vedo utilizzare dei classici banner, ovvero dei rettangoli colorati in “evidenza” rispetto a tutto il layout del sito. Anche durate i nostri test abbiamo misurato, tramite sistemi di eye tracking, che l’occhio dell’utente li salta. Per un semplice motivo: Navigando il nostro cervello si è allenato a dribblare velocemente i banner pubblicitari, inutili e fastidiosi. Lo stesso comportamento si verifica quando è nel vostro sito web. Idem per i popup…
Le foto con persone sono utili ?
Usatele. Funzionano.
Abbiamo misurato che quanto nel sito web sono presenti delle foto con delle persone, per esempio le foto dello staff. Il livello di engagement aumenta.
La spiegazione è semplice, siamo degli animali, evoluti ma sempre animali.
Quando il nostro cervello identifica il volto di una persona l’attenzione è massima, il cervello deve decidere se essa è un pericolo e dover fuggire oppure c’è possibilità di relazione.
Queste sono le neuroscienze applicate al marketing.
Come fare per beneficiare del neuro marketing applicato al settore alberghiero ?
Il mio consiglio è di usare queste informazioni per selezionare correttamente la web agency a cui affidare il proprio fatturato on line, accertandosi che essa faccia largo uso della web analytics nell’ottimizzare i siti web/booking engine e testi costantemente le proprie soluzioni tramite l’a/B test.
Il secondo consiglio è di attendere qualche settimana ed iscriversi ora al sito www.NeuroWebDesign.it, dove pubblicheremo alcuni risultati della ricerca.
Luca Vescovi
https://it.linkedin.com/in/lucavescovi