Ci sono almeno due correnti di pensiero quando si immagina a cosa potremmo fare per valorizzare il soggiorno dei clienti in albergo, appena si potrà avere di nuovo accesso alle strutture ricettive:

  1. “Ripartiremo da dove eravamo rimasti” con qualche ammennicolo momentaneo.
  2. “Nulla sarà più come prima” con la necessità di ripensare allo spazio.

Certo è complicato capire quali delle due correnti sia corretta e capire il confine tra le due idee di pensiero. In questi giorni si iniziano ad avere le prime ordinanze regionali ed il Comitato Tecnico Scientifico a lavoro per il Governo, ha iniziato a fare elenchi e confronti anche per il settore del ricettivo. Ristorante, spa, sale congresso, bar, sale colazioni, lounge e altri di questa tipologia sono quelli che creano più problematiche di adeguamento. Addirittura le SPA potrebbero rimanere chiuse fino al periodo della vaccinazione globale della popolazione. Altre attività potrebbero essere sostituite da servizi in camera più o meno complessi da gestire.
Reception, camera e percorsi di collegamento potrebbero essere i primi luoghi dell’hotel a poter riaprire e la voglia di andare in vacanza, anche poco lontano, dopo un lungo periodo di distanziamento sociale sicuramente dovrà mettere gli alberghi nella condizione di erogare almeno il pernottamento.

Un aspetto interessante è l’allocazione camera per nucleo familiare oppure eterogeneo. Si tenderà quindi ad assegnare con più difficoltà le camere twin a persone non facenti parte del nucleo familiare e utilizzando maggiormente la tipologia DUS. Questo anche per evitare la problematica dell’utilizzo del bagno da parte di più persone.

Che cosa può fare l’hotel per rendere più interessante lo spazio della camera e valorizzare il soggiorno di qualcuno che probabilmente non potrà usare la piscina o andare al mare?
Abbiamo tutti chiaro che nelle case è stato molto importante in questo periodo avere a disposizione uno spazio verde o uno spazio all’esterno come un balcone. Questi spazi sono diventati veri e propri nuovi luoghi di socializzazione ed anche il più brutto dei balconi con il più brutto affaccio sul cortile è diventato uno spazio sicuro e di salvezza per l’anima.

Quindi cari albergatori sapete da dove partire per valorizzare il soggiorno dei vostri clienti subito dopo aver verificato l’adeguamento con i dispositivi di protezione e garanzia delle distanze interpersonali?

  • Riempire di verde i vostri balconi.
  • Riempire di verde le vostre reception.
  • Se avete dei tetti piani trasformateli in veri e propri giardini pensili.

Non è una missione impossibile.
Le persone in questo periodo di confinamento hanno cambiato il loro rapporto con il mondo esterno e con la natura. Hanno capito che la natura è nostra alleata e può aiutarci a sconfiggere la pandemia grazie alla sua funzione fotocatalitica ed alla sua funzione di purificazione dell’aria.

Se i vostri hotel avranno balconi e terrazze verdi, gli ospiti avranno anche la tendenza a non utilizzare i sistemi di climatizzazione che incutono psicologicamente una certa paura se non c’è la garanzia della sanificazione ad ogni cambio di soggiorno (operazione costosa ma facile per gli impianti a split e molto più complessa per gli impianti centralizzati).

Rendere verde un balcone è una operazione abbastanza semplice perché come immaginate si tratterà di scegliere delle belle fioriere, magari colorate e mettere dentro delle piante di varia misura ed essenza, avendo cura di farsi consigliare da un botanico, un giardiniere o un agronomo su quelle più adatte al proprio clima ed alle necessità di manutenzione come l’annaffiatura o la sfoltitura. Il mio consiglio può solo essere quello di scegliere prevalentemente piante che riescano a sprigionare essenze aromatiche e con fioriture colorate.

Questi balconi così fioriti diventeranno gli spazi di sfogo degli ospiti che, come in questo periodo di confinamento, si sentiranno a casa e socializzeranno parlando con i vicini di balcone a fianco, sopra e sotto e si organizzeranno magari per aperitivi e colazioni contemporanee senza essere costretti a guardarsi attraverso una lastra di plexiglass. L’ultimo consiglio è quello di mettere anche una moquette in finto prato sul balcone per rendere quello spazio ancora più confortevole, ce ne sono di ottima qualità e buon prezzo che riescono a dare l’effetto tattile e visivo molto simile ad un prato reale.

Chi invece avesse la grande fortuna di avere un tetto piano e magari la rampa di scale o l’ascensore che arrivano fino a quel livello, credo che possa provare a convertirlo in un giardino pensile dando libero sfogo ad attività un po’ più interessanti anche per l’ospite. Anche qui come per il balcone suggerisco di verificare se passano tubature o altro e di far posare un pavimento sopraelevato in pvc che possa sostenere il prato sintetico contemporaneamente rendendo permeabile il fondo e garantendo lo scorrimento delle eventuali acque piovane. Sopra questa coltre verde si potranno mettere vasi colorati di varie misure ed effetto e molte piante, qui si potrà azzardare anche di mettere arbusti ed alberi di più grandi dimensioni come per esempio agrumi o ibisco che danno anche aromi e colori allo spazio. Per mascherare le pareti o gli impianti si potranno usare grigliati e rampicanti. Verificate inoltre se si possono creare delle vere e proprie isole di verde con spazi ben distanziati da mettere a disposizione del cliente per fare attività fisica a cielo aperto o vasche ad idromassaggio.

 

Pareti, balconi e tetti verdi possono essere il modo per valorizzare la propria struttura dopo la pandemia trasformando gli alberghi in piccole isole sicure nel caos della città e che sicuramente manterranno il loro valore anche quando si ritornerà alla normalità. Ammettendo di far parte della corrente del “nulla sarà più come prima”,  suggerisco a chi abbia la vista lunga di iniziare a pensare alla ristrutturazione della propria struttura per inserire questi elementi di comfort ambientale, in quanto saranno forti valori aggiunti anche per il marketing.
È ben evidente che il tema della forestazione urbana è uno dei temi d’avanguardia per la riqualificazione delle città e la mitigazione dell’impatto ambientale e che diventerà fattore premiante anche dal punto di vista dei bonus fiscali.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here