Viral marketing

Il Gallery Hotel di Recanati è uscito con un ottimo spunto su You Tube. Find the differences è il classico percorso lungo le zone più rappresentative dell'albergo ma ha pure un significato più profondo: ironizzare sul mondo dei recensori e degli smascheratori che popolano il web.

Succede ogni tanto ( quasi spesso ) di sentire un cliente che accusa: "L'albergo non è come veniva presentato sul sito" oppure " le foto sul web sono ritoccate e non corrispondono alla realtà".

L'accusa di difformità tra il pubblicizzato e il reale è la cosa più fastidiosa sia per i clienti delusi che per gli albergatori coscenziosi. In questi ultimi tempi sono nati siti come Oyster.com in cui viene data la possibilità al recensore di trovare e documentare le differenze in hotel, anche il modo spasmodico. Spesso il cliente non riesce a spogliarsi degli abiti da inquisitore, perdendo di vista lo scopo primario per cui sceglie la vacanza e l'hotel.

La leggerezza di questo video, sembra risalti questi aspetti deridendo i sistemi attuali del web 2.0.

Predisponetevi bene verso la vostra vacanza e il vostro hotel. Quel poco che mancherà sarete voi a crearvelo.....

Al di là delle interpretazioni, complimenti al Gallery Hotel di Recanati.

Sembra quasi che l'alto impatto naturalistico sia un qulcosa di inadatto per i turisti. Non si vedono persono al di là dell'intervistato. Suoni e colori tra il verde, il blu, i bianco delle cime e i colori vulcanici. Da una parte del mondo...

Una fuga lontano da ciò che vediamo quotidianamente...

L'emozione offerta da un video amatoriale è anche marketing turistico. Durante l'azione, c'è il tentativo di capire il contesto del video.

Si vive invece una storia parallela, visitando strade, edifici, monumenti e sfondi. Si prova una doppia curiosità.

Un video virale di ottima qualità. E' impostato a quesito e gioca bene sull'associazione delle immagini con località rinomate e di fama mondiale.

In realtà il vero gioco degli ideatori della campagna pubblicitaria sta proprio nel dimostrare che in una nazione ai più sconosciuta, ci sono tante bellezze conosciute...

Matt Harding, stanco del suo lavoro, nel 2003 decise di lasciarlo e con alcuni risparmi di fare un viaggio in Asia e Africa con un suo amico. In occasione di quei viaggi al suo compagno di viaggio venne l’idea di registrare un video mentre Matt faceva una danza buffa.

Il filmato ha un ottimo successo e a Matt viene proposto di girare altri video ma stavolata sponsorizzato. Successivamente propone l'inserimento di altre persone che ballino con lui.

Ed ecco che nasce uno dei più grandi viral video turistici e sociali:

Ottima colonna sonora, sorrisi, balli, culture e panorami mozzafiato. Un successo annunciato.

L'annuncio lo presentava come il lavoro più bello al mondo con un compenso da 70mila euro in sei mesi. Ma qual era il compito richiesto? Trasferirsi sull'isola di Hamilton in una casa immersa tra le palme, dare da mangiare alle tartarughe, osservare le balene, ritirare la posta e tenere, una volta a settimana, un blog fotografico.

Un contest fantasioso, presentato con le giuste parole e nei giusti modi.

Da un trafiletto di giornale, nasce la più azzeccata campagna di viral marketing mai esistita al mondo.

Un susseguirsi di immagini di natura incontaminata e di interviste bizzarre.

Sette giovani artisti hanno girato sette video lungo le strade della lucania. Hanno fotografato paesaggi, attraversato sentieri, esplorato vicoli e anfratti, osservato paesi e borghi. Stupefatti dai paesaggi e dai colori, ammaliati dalle atmosfere, hanno fermato nelle immagini le percezioni che stavano vivendo.

Un video modesto con immagini modeste. Difficile poter dare un messaggio che non sia scontato, che non sia una semplice carrellata di immagini di storia col tramonto. Eppure qui osano. Viene rischiato un messaggio poco profondo ma sensato.

La leggerezza di una partitella in spiaggia. L'edonismo, le bellezze e i gusti. Molto apprezzato il tentativo di concentrare l'attenzione su "altro".